È un aspetto fisiologico del nostro essere, che parte dall’impulso, dall’istinto di vita e sopravvivenza, ma che si caratterizza e si definisce più ampliamente nel vissuto psicologico, relazionale e sociale di ognuno di noi. Sebbene nel desiderare di avere un rapporto sessuale ci possa essere anche solo la ricerca di appagamento sessuale, si può trasmettere una concezione più ampia e complessa del desiderio sessuale, come ricerca dell’altro, del suo corpo e del suo essere; desiderio anche di riconoscimento reciproco nello scambio di sé, nel gioco del prendere e dell’essere presi, dell’offrirsi e dell’accogliere. Senza desiderio sessuale, senza una passione che ci spinge all’altro, l’incontro può essere freddo e distaccato, non più intimo e coinvolgente. Desiderio ed età Dalla pubertà, con i processi fisiologici di maturazione sessuale, ragazzi e ragazze sentono attivarsi in loro anche il desiderio sessuale. In principio è ricerca di sé, della propria identità che si sta formando; poi sempre più porta alla ricerca dell’altro, con il quale sperimentare e condividere sensazioni, emozioni, pensieri. Il desiderio sessuale viene poi percepito, in assenza di specifici disagi, in tutta l’età adulta, compresa quella senile. È infatti pregiudizio comune che arrivati ad una certa età, “da anziani”, non si abbiano più impulsi sessuali, non si debba più vivere la sessualità. In realtà è importante che uomini e donne, anche se non più giovani, continuino a percepire il desiderio del proprio partner o che in assenza di un partner (per vedovanza o separazione), si permettano di provare il desiderio di incontrare l’altro anche sessualmente. Disagi del desiderio Il disagio in relazione al desiderio sessuale si manifesta generalmente come diminuzione o assenza, oppure, al contrario, come eccessivo. Le cause che stanno alla base di tali disagi, sono molteplici e possono riguardare aspetti individuali, sia fisici sia psicologici, così come relazionali. Il desiderio sessuale dipende da vari fattori. È indiscutibile che la libido, così come la possibilità di avere rapporti sessuali, dipenda anzitutto da aspetti neuroendocrini, fisiologici, organici: se è presente una disfunzione a livello ormonale, se si stanno prendendo farmaci che alterano alcune funzioni o se si è sottoposti a cure il desiderio sessuale può diminuire fino alla sua scomparsa. Anche periodi di forte stress lavorativo, eventi di vita come perdite, lutti, o anche eventi positivi come la nascita di un figlio, possono incidere sull’umore dell’individuo e portare a diminuzione del desiderio sessuale.
| Riferimenti:
Dott.ssa Claudia Galli psicologa, psicoterapeuta, sessuologa cel. 338 8045606
Dott.ssa Anna Maria Lugli psicologa, psicoterapeuta, collaboratrice giornalistica cel: 340 3682183 e-mail: annalug@yahoo.it _________
Il calo o l’assenza di desiderio sessuale inoltre possono essere sintomatici di difficoltà nella coppia: rabbia e frustrazione nei confronti del partner sono spesso celati e non sempre si è in grado di comprendere fino in fondo eventuali sentimenti negativi nei confronti del nostro partner. Esiste anche l’eccessivo desiderio sessuale, meno frequente come patologia, anche perché spesso non è riconosciuto come problema. Possono rintracciarsi cause in patologie psichiatriche, uso di stupefacenti o come reazione a stati d’animo negativi e transitori in cui si cerca di sopperire, con un’aumentata pratica sessuale, ad altri disagi. Cosa fare in caso di assenza del desiderio? Anzitutto è necessario riconoscere la presenza di un disagio: se si percepisce che il proprio desiderio sessuale cala perché non si sente più attrazione nei confronti dell’attività sessuale o ci si accorge di evitare le occasioni per avere rapporti sessuali, allora ci si può chiedere cosa sta accadendo. Ed è sempre molto importante, se si sta vivendo una relazione affettiva, parlarne col proprio partner; il fatto di non potersi confidare con l’altro, di non avere sufficienti intimità e comunicazione, è segnale di un rapporto problematico. Qualora la cosa perduri a lungo, è consigliato rivolgersi ad uno specialista in sessuologia, medico o psicologo, col quale valutare l’assenza o il calo di desiderio sessuale da ogni punto di vista: il professionista farà una prima consulenza, invierà a colleghi per accertamenti e una volta compresa la strada da seguire, proporrà il percorso più adeguato, singolarmente o in coppia, di ordine medico o più psicoterapico.
interviste e approfondimenti puntata 35 del 06-10-10
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